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IL NOSTRO PROGETTO EDUCATIVO

Progettare ogni aspetto della vita del bambino e della sua famiglia al nido
progetto educativo
progetto educativo

L’organizzazione di tempi e di spazi, la selezione dei materiali, le esperienze proposte ai bambini, la gestione dei momenti di routines, lo stile educativo, le relazioni con i genitori… ognuno di questi aspetti è frutto di un progetto educativo maturato con l’esperienza, ma in continuo divenire, nell’intento di migliorarci sempre e di offrire un servizio di qualità.

Il nostro impegno è progettare ogni aspetto della vita del bambino e della sua famiglia al nido

Progettare per noi significa lasciare al bambino la libertà di esplorare mille strade diverse, ma senza mai perdersi

Il nido nasce con un’intenzionalità educativa che si traduce in interventi riconducibili ad un progetto pedagogico e ad una filosofia educativa.

Il fondamento teorico del nostro approccio educativo ha come punto di partenza l’immagine di un bambino visto come individuo sociale e come essere competente; un bambino attivo e protagonista delle proprie esperienze e conoscenze.

I nostri obiettivi: da un punto di vista psico-pedagogico il nostro progetto educativo si pone come finalità la realizzazione di un percorso di conoscenze e di competenze, ponendo alla base la serenità e il piacere ludico del bambino, la socializzazione tra i bambini e lo sviluppo ottimale non solo delle capacità cognitivo-percettive e psicomotorie, ma anche di un buon equilibrio socio-relazionale del bambino.

Nello specifico il nostro impegno è mettere in atto strategie diversificate in base all’età dei bambini ed alle rispettive esigenze di crescita, nel contesto di un costante e reciproco scambio tra genitori ed educatrici al fine di:

  • favorirne l’armonico sviluppo nelle diverse tappe evolutive nei rispettivi campi d’esperienza (psico-motorio, affettivo-relazionale, cognitivo, comunicazione-linguaggio, percezione sensoriale);
  • collaborare in modo attivo e sinergico con le famiglie nella progettazione e realizzazione del percorso educativo e di crescita del proprio figlio/a.

Sentirsi accolti in contesto nuovo, ma in cui ritrovare la serenità di casa

La fase dell’ambientamento è il primo approccio del bambino con il Nido; si tratta di un momento delicato e basilare, per questo che deve essere valutato sotto ogni profilo affettivo ed emotivo.

Gli strumenti che utilizziamo per sostenere bambino e famiglia nel vivere positivamente questo passaggio sono:

  • Il coinvolgimento e valorizzazione del ruolo dei genitori quali “figure ponte” tra la famiglia e l’asilo, in grado di garantire al bambino la serenità necessaria ad approcciarsi con curiosità al nuovo ambiente.
  • La conoscenza preliminare e continuativa della famiglia e del bambino, attraverso molteplici colloqui informativi e conoscitivi, il cui obiettivo principale è quello di cogliere (e accogliere) eventuali ansie e dare spazio alla manifestazione di eventuali preoccupazioni dei genitori, in modo da poter mettere in campo tutte le risorse umane e professionali degli operatori utili a superare e a contenere questi stati d’animo. Una maggior serenità del genitore influenzerà positivamente il bambino, che sarà facilitato nell’individuare l’educatrice come un possibile riferimento.
  • Il ruolo centrale dell’educatrice di riferimento, che costruendo fin da subito un rapporto privilegiato e individualizzato con il bambino (e con la sua famiglia), costituisce per lui un riferimento sicuro in grado di aiutarlo successivamente ad allargare il numero di figure con cui entrare serenamente in relazione.
  • La gradualità e la personalizzazione dei ritmi di inserimento. Lo staff fa riferimento ad uno schema di inserimento progettato su due settimane, utile soprattutto ai genitori che hanno la necessità di organizzare la vita familiare . Tuttavia con le famiglie viene condiviso fin dal principio che è necessario anche prevedere un pò di flessibilità, nella durata e soprattutto nella gradualità di proposta delle tappe successive dell’inserimento.
  • La ripetitività delle routine, l’utilizzo dei rituali e la disponibilità del proprio eventuale oggetto transizionale.
  • L’osservazione attenta degli interessi del bambino, della relazione mamma-bambino, dei segnali di benessere o di disagio che il bambino invia, dei comportamenti che indicano un sempre crescente grado di ambientamento. Per questo motivo il bambino non viene inserito fin dai primi giorni nel gruppo completo, bensì è l’educatrice che ricava il tempo per dedicarsi in modo esclusivo alla nuova coppia genitore-bambino.

Lo schema tipo di inserimento prevede che la prima settimana il bambino frequenti il nido con il genitore per circa un’ora, che viene dedicata al gioco e durante la quale con il passaggio dei giorni la presenza di mamma o papà diventa progressivamente più marginale (anche attraverso la strategia di proporre al genitore delle semplicità attività per realizzare oggetti che poi il bambino ritroverà al nido), mentre la seconda settimana viene dedicata a introdurre i vari momenti di routine in modo graduale nella giornata del bambino.

Le scoperte che aiutano a crescere divertendosi!

LA MANIPOLAZIONE

Questa attività risponde a molti bisogni del bambino e ne appaga molte esigenze, dal punto di vista sensoriale, cognitivo, motorio ed espressivo.

Il materiale proposto al bambino si presta ad essere manipolato, impastato, bucato, plasmato, schiacciato, staccato e riattaccato… Il bambino sperimenta tutte le proprietà di un certo materiale e ne scopre tutti gli usi possibili; trae piacere fisico dal contatto con la materia; esercita la coordinazione oculo-manuale; impara a dosare le proprie forze; prova piacere nel creare, distruggere e poi ricreare; trova un efficace canale attraverso il quale liberarsi di tensioni ed impulsi aggressivi, trasformandoli in atti creativi; si compiace del proprio prodotto.

I GIOCHI MOTORI

Sono utili per favorire nel bambino l’autonomia motoria, il controllo dello spazio e del proprio corpo, l’equilibrio. Durante queste attività vengono proposti materiali che aiutino a salire, scendere, gattonare, rotolarsi, nascondersi, ecc.

Ad arricchire l’offerta delle proposte anche il laboratorio di  PSICOMOTRICITA‘, condotto da insegnante specialista esterna.

RIEMPIRE E TRAVASARE

Si tratta di un’attività che soddisfa la naturale curiosità del bambino di osservare e scoprire come si comportano le varie sostanze versandole, bucandole, manipolandole…

Attraverso i materiali proposti il bambino ne sperimenta le proprietà, sviluppa la coordinazione oculo-manuale, stimola le proprie capacità di osservazione e compie veri e propri esperimenti verificando l’effetto del proprio intervento sull’ambiente.

IL GIOCO SIMBOLICO e I TRAVESTIMENTI

Il gioco di finzione possiede qualità emotive e affettive, cioè da modo al bambino di esercitare e mettere alla prova il proprio sé, sia attribuendone delle parti ad altri (giocattoli o compagni di gioco), sia immaginando di essere altro da sé, sperimentando possibilità diverse di essere. Attraverso il gioco simbolico il bambino può immedesimarsi nel ruolo dei suoi adulti di riferimento, svolgere le attività e le operazioni che normalmente vede compiere ai genitori, nonché creare situazioni e personaggi immaginari con cui esprime il proprio mondo interno.

Inoltre il giocare a “far finta di”, anche attraverso l’utilizzo di travestimenti, consente al bambino di rappresentare mentalmente le situazioni, di sperimentarle senza il bisogno di viverle realmente, il che gli permetterà di effettuare delle anticipazioni rispetto alla realtà che lo circonda.

Il gioco della cucina promuove la capacità di passare dall’effettuazione di un singolo gesto ad una serie concatenata di operazioni e collaborare con i compagni di gioco per il raggiungimento di uno scopo comune.

L’ATTIVITÀ GRAFICO-PITTORICA

L’attività pittorica rappresenta una vera e propria forma di linguaggio attraverso la quale il bambino ha la possibilità di esprimere la propria creatività, di comunicare le proprie emozioni e il proprio vissuto attraverso l’uso del colore.

Questa attività coinvolge diverse aree evolutive, quali lo sviluppo motorio,lo sviluppo cognitivo, lo sviluppo socio-relazionale e lo sviluppo del linguaggio.

La pittura infatti: consente al bambino di sperimentare a livello percettivo materiali diversi; stimola la capacità di concentrazione; favorisce la percezione della trasformazione della materia; dà la possibilità di lasciare una traccia, un segno di sé; esercita le abilità motorie fini e manipolative; incentiva la verbalizzazione di ciò che il bambino fa, produce, prova; promuove la capacità di socializzare con i coetanei,confrontandosi con loro; aiuta a superare la paura di sporcarsi.

LE COSTRUZIONI

I giochi costruttivi consentono al bambino di:

  • coordinare i movimenti della mano e delle dita;
  • sperimentare le possibilità di combinazione degli oggetti tra loro;
  • misurare le proprie capacità attraverso l’attività di costruire, disfare e costruire di nuovo;
  • elaborare situazioni fantastiche;
  • combinare le cose che ha a sua disposizione dando loro un significato;
  • sviluppare le capacità creative.

Questo tipo di attività si svolge al tappeto, cioè in uno spazio delimitato, il che favorisce la capacità attentiva del bambino e consolida le categorie di spazio.

IL CESTINO DEI TESORI

Pensato per i piccolissimi, si avvale del principio che il cervello del bambino si sviluppa in risposta a flussi di stimoli, provenienti dall’ambiente, attraverso i sensi.

Usando il Cestino dei Tesori il bambino guarda, tocca, afferra, succhia, scuote, batte… e compie quindi scoperte relative al peso, alle dimensioni, alla consistenza, alla forma, al rumore, all’odore ed inoltre accresce le proprie capacità di concentrazione.

LA NARRAZIONE

I libri attirano in modo del tutto naturale l’interesse del bambino; il compito dell’educatore è alimentare e mantenere viva questa curiosità,poiché si tratta di una grande risorsa.

Attraverso i libri, l’osservazione delle immagini e l’ascolto di brevi racconti infatti i piccoli possono sviluppare il proprio linguaggio, accrescere le capacità di osservazione, sviluppare attenzione e concentrazione, scoprire cose nuove, comprendere nessi spaziali e temporali, vivere momenti stimolanti così come di relax…

IL GIOCO EURISTICO

Si tratta di un approccio all’apprendimento dei bambini durante il loro 2° anno di vita, ideato da E. Goldschmied.

Questa una spontanea attività di esplorazione di grande importanza, sfrutta la vivace curiosità del bambino per esercitare la coordinazione occhio-mano-oggetto, per scoprire da soli il modo in cui gli oggetti si comportano nello spazio, a seconda di come vengono maneggiati.

L’ATELIER

“Gli atelier: luoghi dove le mani dei bambini anziché annoiarsi possono con grande allegria riconversare con la mente”. Loris Malaguzzi

Attraverso l’utilizzo di materiali destrutturati, di materiali naturali e di strumenti di uso comune, il bambino è libero di lasciarsi incuriosire da ciò che spontaneamente trova interessante, creando combinazioni, costruendo ipotesi, agendo spinto solo dalla propria immaginazione, stimolando in questo modo il proprio pensiero simbolico e creativo, la propria capacità di osservazione, il proprio linguaggio.

Le routines e i ritmi a misura di bambino come strumenti per il loro benessere

La definiamo la “giornata educativa” perché tutti i momenti al nido sono importanti per stabilire una buona relazione con il bambino e per stimolare le sue competenze, divenendo così occasioni educative; per questo è importante che i ritmi della giornata vengano pensati e progettati in base ai bisogni dei bambini.

Ore 7.30- 9.30 Accoglienza

Dopo il delicato momento di saluto al genitore, il bambino viene accolto nel gruppo di compagni e gli viene proposto del materiale da utilizzare in modo autonomo, sotto la supervisione dell’educatrice.

Questi momenti di “gioco libero” sono molto utili per favorire una relazione spontanea con gli altri bambini.

Ore 9.30 Il momento del “Buongiorno”

Il gioco del “chi c’è”, il calendario del tempo e le canzoni: ecco il primo dei momenti rituali, così importanti per scandire la giornata e infondere un senso di sicurezza che facilita il fruire di tutte le proposte educative.

Ore 9.45 Lo spuntino

Uno spuntino a base di frutta costituisce un momento gioioso che i bambini trascorrono seduti al tavolo preparandosi a vivere insieme la giornata pensata per loro.

Ore 10.15-11.15 Le attività

E’ il momento delle “attività strutturate“, che vengono svolte in piccoli gruppi e con l’educatrice di riferimento. Usufruendo di spazi specifici, le educatrici propongono giochi e attività studiati nel corso della programmazione e adeguati alle capacità e alle esigenze legate all’età del proprio gruppo di bambini.

Ore 11.15-11.45 Il bagno

Il momento del bagno è ricco di intensi scambi a livello comunicativo tra adulto e bambino, nei quali le parole ed i toni di voce sono un rinforzo a ciò che il gesto esprime e trasmette.

Questo momento di routine non soltanto garantisce salute e igiene, ma è, come ogni momento di cura, un’occasione per infondere serenità, sicurezza ed affetto, nonché per sostenere il raggiungimento delle automie.

Ore 11.45 Il pranzo

Si tratta anche in questo caso di un momento dalle molteplici valenze in quanto, mentre soddisfa un bisogno primario del bambino, favorisce la socializzazione, il consolidamento di un rapporto positivo con il cibo, il raggiungimento dell’autonomia, la scoperta delle proprie preferenze…

Ore 12.30/13 Uscita part-time

Ore 13.00 La nanna

Anche il momento del sonno è molto importante sia per la salute del bambino, sia per il suo benessere emotivo.

Il sonno viene preceduto da un momento rilassante come una canzoncina o un breve racconto, che infonda serenità ai bimbi che vengono accompagnati all’addormentamento rispettando le sue abitudini, come ad esempio l’utilizzo di un oggetto transazionale.

Ore 15.30 La merenda

Dopo il risveglio e aver provveduto al cambio o a fare la pipì, è il momento della merenda, rituale importante per la scansione della giornata in quanto spesso anticipa al bambino il ricongiungimento con i genitori.

Ore 15.30-19.00 Le uscite e le attività pomeridiane

Al termine della merenda la giornata prosegue con la proposta attività e di materiali di gioco che i bambini non hanno utilizzato durante la giornata e che sostengano la relazione tra pari, con l’opportunità di confrontarsi anche con bimbi di diverse fasce di età.

“L’ambiente è il terzo educatore” (L.Malaguzzi)

Un ambiente pensato a misura di bambino, deve essere accogliente, familiare, contenere e dare riferimenti, ma deve al tempo stesso essere stimolante e permettergli di sentirsi libero di agire e di esplorare in modo autonomo.

Negli Asili NidoInsieme per crescere” l’ambiente è progettato tenendo conto del suo fortissimo potenziale educativo, in grado di influire sulle dinamiche relazionali e di apprendimento dei bimbi, stimolando in loro esperienze di conoscenza, di gioco, di scoperta e di ricerca.

Gli spazi quindi sono specificatamente definiti ed organizzati per permettere ai bambini di muoversi in modo autonomo e di sperimentare attivamente le proprie competenze; dal punto di vista funzionale sono studiati per sostenere l’intreccio di relazioni ed incontri tra adulti e bambini e tra bambini e bambini.

Gli spazi sono predisposti con attrezzature specifiche in base all’età dei bambini. Ogni spazio della stanza è accessibile al bambino, in condizioni di sicurezza ed igiene.

Ogni nido dispone anche di uno spazio esterno attrezzato per consentire agli educatori di realizzare per i bambini laboratori (per es. attività con l’acqua, attività di movimento) ed attività di gioco all’aperto.